La dotazione di beni di comunità è un fattore determinante del differenziale qualitativo delle aree urbane e territoriali. Le comunità di cittadini su cui questa categoria di beni incide sono indotte a manifestare attenzione, interessi e opzioni nelle azioni pubbliche necessarie a fornirli e gestirli. I caratteri di non esclusività e non rivalità dei beni pubblici implicano l’impossibilità di poterli scambiare a prezzi di mercato. Molti di essi acquisiscono connotazioni che giustificano riconoscimenti di valore funzionali a diversi significati economici e a molteplici ragioni pratiche. In assenza di dati rilevabili su mercati reali, una particolare attribuzione di valore può ottenersi ipotizzando scenari contingenti e rilevando le preferenze dichiarate dai cittadini che identificano la domanda di quei beni. In base alle teorie economiche del valore, può farsi riferimento al significato riguardato dal valore di stima, formalizzato monetariamente ed espresso da un soggetto collettivo in rapporto ai livelli di considerazione assegnati al bene. In associazione ai principi che delineano il modello di democrazia deliberativa, il criterio del valore di stima consente di accertare l’apprezzamento delle comunità per beni in possesso di valenze pubbliche. Ciò avviene con una procedura trasparente, tesa a ricercare soluzioni ragionevoli, basata su razionali fasi d’informazione e discussione, orientata a perseguire il bene comune e una decisione di validità generale. L’insieme pubblico valutante perviene così a un valore concreto, inclusivo e condiviso, definito valore di stima deliberativo (VSD). Il VSD assume un compito integrativo e di complemento rispetto agli scopi perseguiti da altri criteri e procedimenti di stima. Accogliendo la corrente istanza sociale di accrescere il ruolo e la funzione della civitas nei processi decisionali pubblici, al fine di proporre orientamenti, sostegni o correttivi alle scelte della rappresentanza politico-amministrativa, il VSD prospetta la possibilità di estendere gli ambiti teorico-applicativi dei giudizi di valore alle stime civiche dei beni di comunità, nell’intento di massimizzare la funzione sincretica del valore stimato riguardo agli aspetti di giustizia sociale, equità economica e legittimità democratica.

Valore di stima deliberativo. Sperimentazioni di estimo civico / Miccoli, Saverio; Finucci, Fabrizio; Murro, Rocco. - (2023).

Valore di stima deliberativo. Sperimentazioni di estimo civico

Fabrizio Finucci
Primo
;
Rocco Murro
Secondo
2023

Abstract

La dotazione di beni di comunità è un fattore determinante del differenziale qualitativo delle aree urbane e territoriali. Le comunità di cittadini su cui questa categoria di beni incide sono indotte a manifestare attenzione, interessi e opzioni nelle azioni pubbliche necessarie a fornirli e gestirli. I caratteri di non esclusività e non rivalità dei beni pubblici implicano l’impossibilità di poterli scambiare a prezzi di mercato. Molti di essi acquisiscono connotazioni che giustificano riconoscimenti di valore funzionali a diversi significati economici e a molteplici ragioni pratiche. In assenza di dati rilevabili su mercati reali, una particolare attribuzione di valore può ottenersi ipotizzando scenari contingenti e rilevando le preferenze dichiarate dai cittadini che identificano la domanda di quei beni. In base alle teorie economiche del valore, può farsi riferimento al significato riguardato dal valore di stima, formalizzato monetariamente ed espresso da un soggetto collettivo in rapporto ai livelli di considerazione assegnati al bene. In associazione ai principi che delineano il modello di democrazia deliberativa, il criterio del valore di stima consente di accertare l’apprezzamento delle comunità per beni in possesso di valenze pubbliche. Ciò avviene con una procedura trasparente, tesa a ricercare soluzioni ragionevoli, basata su razionali fasi d’informazione e discussione, orientata a perseguire il bene comune e una decisione di validità generale. L’insieme pubblico valutante perviene così a un valore concreto, inclusivo e condiviso, definito valore di stima deliberativo (VSD). Il VSD assume un compito integrativo e di complemento rispetto agli scopi perseguiti da altri criteri e procedimenti di stima. Accogliendo la corrente istanza sociale di accrescere il ruolo e la funzione della civitas nei processi decisionali pubblici, al fine di proporre orientamenti, sostegni o correttivi alle scelte della rappresentanza politico-amministrativa, il VSD prospetta la possibilità di estendere gli ambiti teorico-applicativi dei giudizi di valore alle stime civiche dei beni di comunità, nell’intento di massimizzare la funzione sincretica del valore stimato riguardo agli aspetti di giustizia sociale, equità economica e legittimità democratica.
2023
9788835137115
deliberazione; beni di comunità; valore di stima; estimo civico
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Valore di stima deliberativo. Sperimentazioni di estimo civico / Miccoli, Saverio; Finucci, Fabrizio; Murro, Rocco. - (2023).
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